Disaster Recovery: cos’è?

Il termine “Disaster Recovery” si riferisce a un insieme di processi e procedure progettati per ripristinare o continuare le operazioni critiche di un’organizzazione in seguito a un evento catastrofico o a un disastro. Questi eventi possono includere, ma non sono limitati a, catastrofi naturali come terremoti, alluvioni, incendi, oppure a eventi causati dall’uomo, come attacchi informatici, guasti hardware, errori umani gravi o altri incidenti che possono compromettere gravemente la disponibilità dei servizi o dei dati aziendali.

Il piano di disaster recovery (DRP) è una componente chiave della gestione della continuità aziendale. L’obiettivo principale di un piano di disaster recovery è minimizzare il tempo di inattività e limitare l’impatto finanziario e operativo dell’evento catastrofico. Solitamente, un piano di disaster recovery prevede l’implementazione di misure preventive, la creazione di copie di backup dei dati critici, la pianificazione delle procedure di ripristino, e la formazione del personale coinvolto.

Alcuni dei componenti comuni di un piano di disaster recovery possono includere:

  1. Backup dei dati: La creazione regolare di copie di backup dei dati critici per garantire la loro disponibilità in caso di perdita o danneggiamento.
  2. Località di ripristino: L’identificazione di un luogo sicuro o di sistemi remoti da cui le operazioni aziendali possono essere riprese in caso di disastro nella sede principale.
  3. Procedure di ripristino: Una serie di istruzioni dettagliate su come ripristinare sistemi, applicazioni e dati in modo efficiente e efficace.
  4. Test regolari: La verifica periodica del piano di disaster recovery attraverso simulazioni e test per garantire che sia pronto per essere attivato in caso di necessità.

Un piano di disaster recovery ben progettato è essenziale per garantire la continuità delle attività aziendali e la protezione dei dati critici in situazioni di emergenza.

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